Recensione : ''Il Mare Infinito'' di Rick Yancey
Buonsalve Readersss ^^
Oggi vi parlerò di un romanzo che mi ha tenuta col fiato sospeso fino all'ultima pagina... Ma che dico, fino all'ultima strepitosa e adrenalinica riga.
Non avete ancora capito di che si tratta?
Scopriamo le carte..
Oggi vi parlerò di un romanzo che mi ha tenuta col fiato sospeso fino all'ultima pagina... Ma che dico, fino all'ultima strepitosa e adrenalinica riga.
Non avete ancora capito di che si tratta?
Scopriamo le carte..
* Titolo Il mare infinito
* Autore Rick Yancey
* Pubblicazione 19 gennaio 2016
* Editore Mondadori
* Genere Fantacienza / Distopico / Young Adult
* Pagine 504
* Prezzo € 18,00
Trama
Come si fa a cancellare dalla faccia della Terra sette miliardi di persone? Cancellando ciò che li rende tali, la loro umanità.
Sopravvivere alle prime quattro onde sembrava impossibile eppure Cassie Sullivan e i suoi compagni ci sono riusciti. Ora si ritrovano in un mondo che non riconoscono più, tutto è stato distrutto, anche quello che ci teneva uniti, che ci rendeva umani: “Non c’è speranza senza fede, non c’è fede senza speranza, non c’è amore senza fiducia, non c’è fiducia senza amore. Togli una sola di queste cose e l’intero castello di carte umano crolla”. Con gli Altri alle costole, Cassie, Ben e Ringer si trovano di fronte a una scelta difficile: prepararsi ad affrontare l’inverno sperando nel ritorno di Evan Walker o partire alla ricerca di altri sopravvissuti. Perché il prossimo attacco è inevitabile – e imminente. La Quinta Onda, infatti, continua implacabile la sua avanzata, e il nemico non si fermerà fino a che la razza umana non sarà completamente annientata.
Il primo romanzo. termina con un mezzo sospiro di sollievo da parte nostra : Cassie è riuscita a riabbracciare il suo adorato fratellino, e insieme a Zombi sono fuggiti da Camp Heaven, mentre tutto accanto a loro e sotto di loro diventava polvere e cenere (grazie soprattutto all'intervento repentino di Evan Walker, l'Altro, che si è schierato dalla parte degli ''scarafaggi'').
Dopo la fuga, si sono rifugiati in un hotel abbandonato, che portava sulle pareti ancora i segni del passaggio della terza devastante onda, il virus, e lì sono in attesa che Evan mantenga la promessa fatta a Cassie.
Tornare.
In questo secondo capitolo, i nostri coraggiosi protagonisti dovranno vedersela con l'inverno che è alle porte e con la perenne ombra degli Altri.
Sullo sfondo di una lugubre devastazione e un surreale silenzio, si sposta la narrazione, seguendo sempre il passaggio del testimone (al momento più bello..aggiungerei..) tra i vari personaggi.
Questa volta, approfondiremo anche la conoscenza di alcuni personaggi ci erano stati presentati precedentemente :
come Poundcake, il ragazzino che deve il suo nome di battaglia alla sua corporatura cicciottella, e che non parla mai, tanto che gli altri membri della squadra si sono convinti che sia muto.
Ringer , la ribelle, la ragazza dura, e seria che, nonostante tutti gli sforzi di Zombi ( prima dell'Arrivo era famoso per il suo sorriso disarmante ^^), non sorride mai. Faremo breccia nella sua facciata di ostentata spavalderia e scaveremo sempre più a fondo nell'intimo del suo cuore, dove pulsano ancora in un intrico apparentemente indistricabile, delle emozioni represse.
Con una serie di flashback ci verrà svelato in parte com'era la vita di Ringer prima dell'invasione , e seguiranno (finalmente ^^, oserei aggiungere), alcune risposte alle domande che ci hanno assillato durante la lettura del precedente capitolo della saga.
Era come se Vosch volesse che Ben scoprisse la verità.
Come se volesse insegnargli quanto è senza speranza la speranza.
Per tutta la durata dell'opera, abbiamo una ,e sottolineo una sola certezza: gli Altri, sono gli invasori alieni, che per un ancora, non chiaro motivo, sono venuti con un unico scopo, sterminare la razza umana. Ma non si limiteranno a ucciderci, ci faranno soffrire, e in modo lento e graduale, godendosi l'agghiacciante spettacolo funebre.
Il mondo è un orologio sempre più scarico.
Lo sento nel rumore delle dita ghiacciate del vento che grattano alla finestra.
Nell'odore della moquette ammuffita e della carta da parati marcia del vecchio albergo. E lo sento nel petto di Teacup, addormentata accanto a me. Il martellio del suo cuore, il ritmo del suo respiro, caldo nell'aria gelida,
l'orologio sempre più scarico.
Se ne ''La quinta onda'' abbiamo assistito al graduale disfacimento della civiltà , qui ne leggiamo la sua concretizzazione. Il mondo, la vita alla quale eravamo abituati, non esiste più. E' morta. E con essa anche 7 miliardi di persone. E' tutto morto, e chi ancora respira , lo sarà presto. I ragazzi ne sono consapevoli, e più volti li sorprendiamo a riflettere : '' non si tratta più di se, ma di quando e di come moriremo''. Sanno perfettamente che la fine è vicina e che non c'è modo di fermare la quinta onda, che avanza inesorabilmente.
Ma nel corso della narrazione, scopriremo che niente è come sembra, e che l' apparenza inganna ( eccome !!) ; scopriremo che forse, dopotutto, c'è ancora speranza, che non è ancora detta l'ultima parola, perchè come dice Cassie : ''Possono anche ucciderci tutti, ma non possono uccidere quello resiste in noi''.
Oltre ad essere un romanzo in cui, per il 99% del tempo, sei là a vaneggiare, cercando di dare consigli ora a uno ora all'altro personaggio ( lo so, lo so, è un po' da pazzi...) è un libro capace di farti riflettere, sulla tua vita, su quanto sia effimera, e su quante cose diamo per scontate, e che invece, non lo sono affatto.
E' un libro straordinario, in grado di farti sorridere con sequenze di botta e risposta conditi abbondantemente di micidiale sarcasmo adolescenziale, sullo sfondo di una situazione supercritica :D.
Oltre ad essere un romanzo in cui, per il 99% del tempo, sei là a vaneggiare, cercando di dare consigli ora a uno ora all'altro personaggio ( lo so, lo so, è un po' da pazzi...) è un libro capace di farti riflettere, sulla tua vita, su quanto sia effimera, e su quante cose diamo per scontate, e che invece, non lo sono affatto.
E' un libro straordinario, in grado di farti sorridere con sequenze di botta e risposta conditi abbondantemente di micidiale sarcasmo adolescenziale, sullo sfondo di una situazione supercritica :D.
<<Aggancia il filo con le pinzette, poi sollevalo pian piano.>> mi ha consigliato Evan <<non dare strattoni. Se il filo si scollega..>>
<<Mamma mia, Walker, non serve che mi ricordi ogni due secondi cosa succede se questo cavolo di filo si scollega da questa cavolo di capsula!>>.
<<Piano, Cassie>>
<<TA.CI>>
<<Se lo ingoia..>>
<<Ora ti ammazzo,Evan. Sul serio>>
<<Sei troppo vicina>> mi ha ammonita. <<Smetti di parlare e non respirarle dritto in faccia>>
<<Quasi quasi, dritto in faccia, do anzi un pugno a te!>>
Poteva andare male in cento modi diversi. Ma c'è male, molto male e molto ma moolto male...e io ho capito subito che avevamo preso la terza strada.
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